Gio. Mar 30th, 2023

Si torna indietro nel tempo, dal sistema maggioritario a quello proporzionale. Ma la nuova legge elettorale non elimina alcuni passaggi della vecchia legge elettorale voluta da Matteo Renzi. Sempre una porcata rimane. È stato ufficialmente depositato dal presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati, Giuseppe Brescia M5S, la proposta di riforma della legge elettorale che si ispira la modello tedesco.

Secondo il progetto, che è ancora allo studio per il via definitivo, 391 seggi verrebbero assegnati attraverso il metodo proporzionale puro. Quindi sono cancellati i collegi uninominali: eliminate, dunque, le sezioni istituite dal Rosatellum (con il quale si è votato in occasione delle Politiche del 2018). Rimangono però 63 collegi proporzionali e 28 circoscrizioni elettorali. La nota nuova è lo sbarramento al 5% a livello nazionale che i partiti devono raggiungere.

La soglia di sbarramento irrita i partiti minori, che con lo sbarramento rischiano di non entrare mai più in parlamento. Nonostante la soglia di sbarramento, un pò simile al Rosatellum, il Germanicum prevede comunque che quella formazione politica che non supera il 5% su scala nazionale, ma lo prende in almeno tre circoscrizioni in due regioni dello Stivale, ottiene seggi, quanti, ancora non si sa.

L’attuale proposta di legge presentata, non prevede nulla circa il nodo delle preferenze. C’è un altro punto ancora da capire: il cosiddetto “diritto di tribunale”, ovvero l’ospitalità nelle liste dei partiti maggiori. Nel ddl depositato dall’esponente del Movimento 5 Stelle il diritto di tribunale si ispira sempre al modello tedesco.