Gio. Mar 23rd, 2023

Il reddito di cittadinanza è una misura assistenzialistica per combattere la povertà e trovare lavoro a chi no né ha. Fin qui tutto legittimo. È la forma del reddito di cittadinanza che è completamente sbagliata. Scritto per fare subito breccia nei cuori dell’elettorato appena dopo la vittoria elettorale del 2018, tale è rimasto, perché non ha creato il lavoro tanto sperato. Ma non è solo questo il punto dolente del fallimento del provvedimento del M5S.

Raccogliendo un po’ d’informazioni in giro tra i percettori del reddito, si prende atto che loro devono comunque trovarsi lavori extra a nero per andare avanti. Non si tratta di malavitosi o truffatori seriali che, purtroppo, percepiscono anch’essi il reddito come hanno dimostrato diverse indagini, ma di persone oneste. Di fatti il reddito prevede un compenso che può partire da poche centinaia di euro, oppure superare le cinquecento euro e arrivare a mille, dipende dall’isee. In ogni caso la liquidità è minima, può andare dal cento euro e arrivare a 200 con un reddito di mille euro. Con la carta si possono fare acquisti limitati alle esigenze domestiche, pagare le bollette, pagare visiti specialistiche. Purtroppo manca quella liquidità indispensabile per esigenze quotidiane di altra natura. Queste persone rischiano di girare per strada, nonostante il reddito, con nemmeno un euro in tasca. Secondo la norma prevista dal reddito grillino, non possono fare nulla, nemmeno piegare un chiodo, pena la revoca del reddito. È chiaro che in una condizione del genere sono costretti a trovarsi lavoretti saltuari per racimolare pochi spiccioli avendo un po’ di liquidità a disposizione. Per concludere: l’assistenzialismo già è una brutta cosa, perché solo il lavoro vero rende dignità, ma essere assistiti e costretti a fare cose come ai tempi del fascismo, quando il duce dava la tessera per il pane, è offensivo e lede la dignità della persona. Evidentemente il M5S si è studiato il metodo fascista e l’ha trasferito in un’era moderna attuando il reddito di cittadinanza. Per concludere: per molti dei percettori del reddito è un grosso problema non avere liquidità a disposizione, non poter lavorare, e vivere solo per quello che garantisce la carta del reddito.