asta incubo rifiuti e corruzione in provincia di Caserta
CASERTA- I fatti di ieri, che hanno visto arrestare due sindaci, quello di Vitulazio e Teverola, se fossero confermate tutte le accuse da parte della magistratura, siamo dinanzi a particolari inquietanti che, ancora una volta, ruotano intorno ai rifiuti.

CASERTA- I fatti di ieri, che hanno visto arrestare due sindaci, quello di Vitulazio e Teverola, se fossero confermate tutte le accuse da parte della magistratura, siamo dinanzi a particolari inquietanti che, ancora una volta, ruotano intorno ai rifiuti. Come anche il sequestro di 200 milioni di euro apportati dalla guardia di finanza per sversamenti illeciti nei regi lagni. Tutti particolari che aprono scenari di malaffare e politica silente in provincia di Caserta. Una provincia che oramai non ha più speranza se continuano fatti di cronaca che ruotano intorno ai rifiuti.
Basta al problema dei rifiuti in provincia di Caserta. Non se ne può più. La nostra è una provincia bellissima, che potrebbe fare delle sue risorse storiche, turistiche e culturale la maggiore industria d’Italia, invece ci ritroviamo, ogni giorno, a combattere ancora con il problema dei rifiuti. Sono anni che andiamo avanti così. Sono anni che si parla di rifiuti, di ogni genere, ma ancora oggi siamo alle prese col problema.
Parate di politici provenienti dal condomino Montecitorio ne abbiamo viste tante. Tutti hanno speso parole confortanti per risolvere il problema, ad oggi il problema esiste ancora. C’è da dire pure che tutti questi guai, procurati dalla scelleratezza governativa delle giunte regionali Bassolino, stanno causando enormi danni economici alla cittadinanza. La “munnezza” in provincia di Caserta si paga a peso d’oro. E poi si scopre che sindaci facevano pressione sulla ditta di raccolta rifiuti per ottenere soldi sotto forma di sponsorizzazione e assunzione per parenti, nonostante all’azienda non servisse personale. Intanto chi deve pagare queste nefandezze politiche sono i cittadini.
Nel 1998 mi trovavo fuori regione, ci sono stato per ben 12 anni, e mentre da noi si parlava di emergenze rifiuti, lì le cose andavano diversamente, e quello che succedeva da noi lì era stato superato già da diversi anni. Oggi siamo al 2017 e siamo ancora alle prese con l’annosa vicenda dei rifiuti. Nel 2017 non abbiamo ancora costruito la filiera dei rifiuti promessa dai ripetuti governi Prodi e Berlusconi. Insomma, quello promesso non è stato mantenuto. Un dubbio dovrebbe salire nelle menti dei casertani su questo problema: vuoi vedere che come il lavoro anche i rifiuti deve essere uno strumento per fare campagna elettorale in Provincia di Caserta? E sì, iniziamo a chiedercelo, perché se oggi noi siamo ancora senza lavoro, e lo siamo dal dopoguerra, un motivo deve esserci. E pare che anche con i rifiuti si voglia mantenere vivo il problema per consentire ai politici di fare campagna elettorale promettendo a destra e a manca la soluzione del problema.
Bisogna dire basta sia al problema del lavoro sia alla questione rifiuti una volta per tutte. C’è di mezzo il futuro delle prossime generazioni, come c’è da tutelare la vita di tutti quelli che vivono in provincia di Caserta. Non possiamo continuare a sentirci dire faremo, no, fate, e subito pure. Dobbiamo difendere l’interesse di vivere bene nella nostra provincia e non dover fuggire perché nessuno fa niente per noi. Siamo una terra fantastica uccisa da una classe dirigente arrogante e senza scrupoli. Se non fosse così, a quest’ora di noi si parlerebbe solo di cose belle e non ancora di rifiuti.