UAT, a Parete ci sono cose nascoste che hanno valore
PARETE- C’è una bella parte sana nel nostro comune che non sono i politici, nessuno escluso, anche quelli che si professano salvatori della patria. Ci sono persone che si tuffano in politica perché hanno già fallito da un’altra parte.

PARETE- C’è una bella parte sana nel nostro comune che non sono i politici, nessuno escluso, anche quelli che si professano salvatori della patria. Ci sono persone che si tuffano in politica perché hanno già fallito da un’altra parte. A Parete non è tutto così, non tutti sono politici, c’è gente che cerca di creare cose belle e importanti, ahimè, però, sono abbandonati da quelli che si dichiarano politici e forse non sanno nulla di politica, anzi, non capiscono un tubo di politica, sono politici improvvisati e tali rimangono a vita.
Avere modo di incontrare persone entusiaste di quelle che fanno, determinate nonostante le mille difficoltà, a me apre il cuore, e subito offro la mia disponibilità. Incontrare una ragazza che ti dice “noi ci proviamo”, bè, per me non ha prezzo, sono le parole che voglio sentire.
“I nostri primi ricordi di bambine hanno per protagonista il sole che faceva capolino tra le foglie degli alberi di pesche e l’odore di erba bagnata dalla rugiada – spiega una ragazza della BUAT – I terreni dell’azienda sono nel comune di Carinola, nell’alto casertano, terra di olive e vigneti di altissimo valore”. Ecco queste sono parole di giovani e non di persone che hanno già dato tanto alla comunità. Quindi significa che Parete ha potenzialità giovani che nessuno valorizza, specialmente la classe dirigente.
“Buat” è un’azienda giovane, che io nemmeno conoscevo ma, ieri, sapere che sono di Parete ma devono trasformare i loro prodotti a Sessa Aurunca, mi ha messo tristezza, tanto da aumentare il mio disprezzo verso la classe dirigente del mio paese. È un’azienda piccola ma con un bagaglio ricco di esperienze, è stata battezzata con un termine di origine francese, ma entrato nel vocabolario del dialetto napoletano di diritto da secoli. La buat identifica il barattolo per le conserve. L’idea della conservazione come bisogno atavico per assicurare alla propria famiglia un genere non sempre disponibile è affascinante. Conservare un cibo è quella che la BUAT si è prefissato di fare, ma farlo in maniera genuina come si faceva un tempo selezionando i migliori frutti.
Ecco, questa è un’azienda di giovani della mia comunità, alle quali ho deciso subito di dare una mano mettendo a disposizione il mio organo d’informazione. Sperando che il loro progetto possa amplificarsi sempre di più, dando al nostro territorio maggiore lustro e creare anche condizioni occupazionali.
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