Cesa, indagato sindaco, dirigenti tecnici ed amministrativi
All’esito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, i carabinieri del comando di Aversa unitamente a quelli della locale stazione, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale di Napoli Nord, di un’…

All’esito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, i carabinieri del comando di Aversa unitamente a quelli della locale stazione, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale di Napoli Nord, di un’immobile sito nel comune di Cesa.
Il provvedimento scaturisce da una più ampia attività investigativa che vede indagati il sindaco di Cesa e altre cinque persone tra i quali dirigenti tecnici ed amministrativi, per i reati, ascritti a vario titolo, di abuso di ufficio, abuso edilizio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico in concorso, falsità materiale commessa dal privato e truffa.
L’attività d’indagine è stata avviata nel 2017, ha consentito, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, di ricostruire circostanze e vicende in ordine ad irregolarità nel rilascio, da parte del comune di Cesa, del permesso di costruire in sanatoria in favore di un commerciante relativamente alle modifiche apportate ad un immobile destinato alla rivendita di autovetture.
Dalle attività investigative è emerso:
– rilascio, in violazione di legge, da parte del responsabile dell’ufficio tecnico comunale del permesso di costruire relativo all’edificazione in sanatoria di un immobile non conforme alle autorizzazioni e previo di caratteristiche a costruire idonee a tale rilascio;
– l’edificazione abusiva di opere edili in assenza di un piano di lottizzazione, dei prescitti titoli autorizzativi e di un valido permesso a costruire;
– il rilascio, da parte del comune di Cesa, nell’anno 2016, di una concessione edilizia in sanatoria, senza che venissero effettuate, a cura dell’organo competente, le preventive verifiche in merito alla sussistenza delle condizioni per la concessione per il suo rilascio;
– la formazione di un falso bollettino di pagamento relativo agli oneri di ablazione attestante l’avvenuto pagamento di euro 7.230.00 per la richiesta di condono dell’immobile, realizzando un ingiusto vantaggio patrimoniale in danno del comune.