Gio. Giu 8th, 2023

Forse qualcosa di nuovo sta succedendo in Giappone e potrebbe essere la fine di un incubo. Gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Genetica e dell’Università di Mishima, in Giappone, hanno teorizzato che l’improvviso crollo dei casi in Giappone sia dovuto al fatto che un eccesso di mutazioni avrebbe portato la variante Delta ad “autoestinguersi” e quindi a scomparire lentamente – come riporta il sito di Gianluigi Paragone – La variante dominante Delta del coronavirus sta sparendo per ‘autoestinzione’ come già sta accadendo in Giappone. Secondo gli scienziati nel Paese attualmente ci sono solo 140 casi al giorno nonostante la variante Delta sia comparsa ben tre mesi fa.

Alla fine dell’estate, infatti, il Giappone ha subito l’ondata più forte con picchi di 23.000 casi al giorno. Tuttavia la scorsa settimana l’ondata si è interrotta bruscamente ed è quasi completamente scomparsa. Quando un virus si replica, i suoi geni subiscono casuali ‘errori di copiatura’ che, nel tempo, portano a cambiamenti nella struttura dei virus. Le mutazioni possono metterlo in grado di diffondersi, eludere l’immunità o causare gravi malattie. Ma in alcune occasioni, secondo gli esperti, queste mutazioni arrivano a un ‘punto morto dell’evoluzione. Secondo gli scienziati giapponesi la variante Delta avrebbe accumulato un eccesso di mutazioni a carico di una proteina chiamata nsp14, responsabile della correzione degli errori di copiatura durante la replicazione virale. Ciò avrebbe portato la variante Delta all’autodistruzione, come ha detto il professor Inoue al Japan Times.