Quello che sta avvenendo in questo paese non è normale. E non è una frase fatta, non si vuole trovare un nemico a tutti i costi. Purtroppo è l’amara realtà che ci porta ogni giorno a leggere i fatti, ad esaminare le parole, a guardare con attenzione a ciò che sta facendo la classe politica italiana. Vicende e aneddoti che vanno oltre i confini dell’immaginazione. Ormai nemmeno immaginare è più consentito: si diventa subito non vax.
In questi diciannove mesi abbiamo assistito alla fine di una consolidata democrazia, demolita dai vari Dpcm, leggi, per contrastare un’epidemia dai contorni a tinte fosche. Non è emersa una sana verità, si è solo cercato di far veicolare un’informazione che parlasse sono in un’unica direzione.
Nel corso degli anni, però, non si è usato lo stesso metro di misura su effetti negativi per la salute pubblica, con operazioni forti uguali a quelle messe in campo contro il covid. Il fumo crea il cancro, eppure mai nessun politico ha proposto di chiudere le tabaccherie. Stiamo parlando del tabagismo. Il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. L’OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. E noi otto milioni di morti per covid non li abbiamo avuti in 19 mesi. L’esposizione al fumo passivo è stata anche implicata in esiti negativi per la salute, causando 1,2 milioni di morti ogni anno. 65.000 bambini muoiono ogni anno a causa di malattie legate al fumo passivo. In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti ogni anno. Per covid sono morte 130mila in quasi due anni.
Secondo questi numeri lo stato italiano dovrebbe immediatamente chiudere tutte le tabaccherie. Stiamo parlando di salute pubblica, di morti, ma non l’ha mai fatto. Impone il green pass per costringere le persone a vaccinarsi, ma non impone di eliminare il fumo che gli costa, in vite umane, più del covid. Insomma, se si volesse ragione su quello che sta succedendo intorno a questo virus, veramente sorgono una valanga di dubbi su come il sistema è bravo a pilotare ogni cosa. Poiché la risposta che darebbero sarebbe scontata: chi fuma sa di correre un rischio. Bene, anche chi non si vuole vaccinare sa di correre il rischio, perché gli imponi delle regole per costringerlo a farlo? Perché non imponi le stesse regole per chi fuma, visto che produce più morti del covid?