Sono ore cruciale dopo che il governo ha emanato un nuovo decreto che di fatto isola gran parte del nord Italia, partendo da Milano. Dopo l’annuncio è partita una forsennata corsa verso il sud da parte di meridionali che in questo momento si trovano al nord.
Già da ieri sera, prima che uscisse l’ufficialità del decreto, è iniziata l’irresponsabile corsa verso il sud. Le regioni meridionali stanno trovando qualsiasi soluzione per arginare gli arrivi dalla zona rossa. Tutti i governatori stanno emanando provvedimenti che prevedono la quarantena per chiunque arrivi dal nord. si paventa il controllo massiccio di stazioni dei treni e degli autobus, aeroporti, autostrade tutto messo sotto controllo per evitare di diffondere il virus in maniera esponenziale al meridione.
Il primo che ha fatto un corale appello ai suoi concittadini è stato il governatore della puglia emiliano, che dalla sua pagina facebook ha lanciato un appello: “Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata”. L’annuncio è arrivato su Facebook alle 3 di questa mattina dopo aver firmato un’ordinanza (alle ore 2.31) per cui chi arriva dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria “ha l’obbligo di quarantena”.
Lo stesso è stato fatto dal presidente Regione Calabria, Jole Santelli, che con un’ordinanza urgente ha disposto “la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province”.
Anche la regione Campania si è subito attivata firmando un decreto che prevede la quarantena per tutti quelli che rientrano dal Nord.
Chi viola l’ordinanza è punibile in virtù dell’articolo 650 del codice penale secondo cui “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o d’igiene, – è punibile – con la pena dell’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca più grave reato”.
É una situazione difficile che richiede soprattutto tanta responsabilità. Purtroppo la paura di rimanere bloccati e non poter più uscire ha prevalso sul buonsenso.