Mer. Mar 29th, 2023

Dovrebbe essere una macchina in piena efficienza, perfetta in tutti i suoi punti, tirata a lucido sempre, invece il sud è una macchina imperfetta. Il mezzogiorno ha tutto, non dovrebbe invidiare nulla a nessuno. Nonostante il patrimonio che ha, il meridione si ferma appena dopo pochi chilometri.

In ogni settore più importanti della società, il sud vive carenze e anomalie che lo portano ad essere sempre in ritardo. Una carovana con un movimento lento.

I trasporti sono carenti, fanno acqua da tutte le parti. Non ci sono orari che siano rispettati, sempre in ritardo. Mezzi insufficienti con carenze impressionanti. La parte bassa del paese continua a viaggiare su un unico binario.

La sanità è il punto dolente di un sistema che dovrebbe funzionare alla perfezione, visto che si tratta della salute dei cittadini, invece no. Il sistema sanitario non fa acqua, affoga nell’inefficienza totale. Ma non dipende dalle professionalità, dipende tutto dalla politica, che prima toglie le mani dal sistema sanitario, e meglio è.

Le scuole si ritrovano ancora al dopoguerra. In alcune province del sud gli istituti sono ancora accampamenti in strutture di fortuna, affittate per ovviare alla mancanza di strutture di proprietà delle regioni. Strutture mai costruite.

Le strade poi. Sono tornate ai tempi antichi, quando le carrette erano l’unico mezzo di trasporto. Prima andava bene, c’era il cavallo e le ruote di legno, oggi ci sono mezzi sofisticati che devono percorrere strade sterrate. Sì, perché le strade al sud ormai sono senza asfalto.

Questi sono i punti fondamentali della vita sociale che al sud non funzionano. Tutto dipende dalla macchina politica che, dal dopoguerra, ha pensato ai propri interessi e non quelli della comunità che amministrava. È stato in vizio di forma che ha portato il meridione ad essere assoggettato anche ad un potere mafioso che ha fatto il resto. Proprio perché al sud lo stato è sempre stato assente, le mafie si sono sentite in dovere di sostituirlo. Il potere malavitoso ha distrutto tutto quello che di buono c’era. Ma anche in questo caso la macchina è stata imperfetta, poiché le mafie hanno preso i soldi del sud come si fece nell’unità d’Italia, e li ha reinvestiti al nord.

Tutto quello che doveva essere perfetto è diventata imperfezione cronica. Le ricchezze naturali e storiche invece di essere valutate sono state abbandonate a se stesse, fino a farle diventare strutturalmente inefficienti. Quel patrimonio immenso che doveva permettere al meridione di diventare la potenza economica più grande d’Europa, si è trasformato in sottosviluppo totale. Quella che doveva essere la macchina che correva a mille orari, viaggia a dieci l’ora, costretta a fermarsi sempre, e spesso torna indietro invece di continuare a camminare.

La politica ha saputo collezionare solo chiacchiere dimenticando che l’unico patrimonio da salvaguardare era il mare, le ricchezze storiche e culturali che il meridione ha ereditato nel corso dei tempi. Un pacchetto ben confezionato che è rimasto chiuso e, oggi, anche l’involucro si sta deteriorando. Il sud è fallito perché ha sempre avuto la più fallimentare delle macchine politiche esistenti al mondo.