Il sud si allontana dal M5S e abbraccia Salvani
L’onda d’urto del 4 quarzo, che abbracciò il M5S portando alla disfatta dei grandi partiti storici, è già finita. Il meridione ha provato di tutto per trovare una strada capace di farlo riemergere. Ha provato la DC e il PCI, ed è andata male.

L’onda d’urto del 4 quarzo, che abbracciò il M5S portando alla disfatta dei grandi partiti storici, è già finita. Il meridione ha provato di tutto per trovare una strada capace di farlo riemergere. Ha provato la DC e il PCI, ed è andata male. Ha provato con il PDL e centrodestra, ed è andata peggio. Ha provato con il PD di Matteo Renzi, ed è andata malissimo. Ha provato col M5S ed è rimasto deluso. Ora sta trattando una nuova svolta storica abbracciando la Lega guidata da Matteo Salvini.
Prova dell’abbraccio a Matteo Salvini si è avuta ieri nel toour tenuto in Sicilia. I comuni in cui è stato ha visto il ministro degli interni essere accolto con entusiasmo. Tutta qquella gente non si era vista nemmeno intorno al M5S. Folle oceaniche hanno accolto il vice premier, a dimostrazione che il sud sta per provare una nuova carta. L’ennesimo tradimento significherebbe issare una parte di paese che non ne può più.
Il sud è stato tradito molte volte. I popoli meridionali hanno tentato più volta la strada del riscatto, ma sistematicamente sono stati abbattuti da un sistema partito che ha deluso ogni aspettativa. L’entusiasmo intorno a Salvini sale a dismisura, ma bisogna fare molta attenzione: il sud sa odiare alla stressa maniera di come sa amare. Se si sente tradito si vendica del tradimento subito. Al sud sono arrivati tanti partiti a fare promesse mai mantenute, e sappiamo com’è andata a finire. Forse questa volta vuole provare un nordista che guida il sud, per vedere come andrà a finire.