In Campania anche Salvini ha promesso lavoro e contrasto alla camorra
È dal 1970 che la terra della Campania accoglie a braccia aperte i tanti leader di partito e movimenti che arrivano per predicare il credo delle promesse. Fino a qualche mese fa ha accolto i predicatori del M5S, che sono venuti, hanno promesso mari e monti, ma non è successo niente.

È dal 1970 che la terra della Campania accoglie a braccia aperte i tanti leader di partito e movimenti che arrivano per predicare il credo delle promesse. Fino a qualche mese fa ha accolto i predicatori del M5S, che sono venuti, hanno promesso mari e monti, ma non è successo niente.
In questi giorni c’è stato un imponente tour in Campania di Matteo Salvini per sostenere i candidati alle europee e i candidati a sindaco per le amministrative. Tutto lecito, lo fanno tutti i leader di partito anche se sono ministri. Ascoltando i vari comizi, stracolmi di persone, il leghista ha promesso il lavoro, il contrasto alla malavita organizzata come priorità delle azioni di governo. Cose che dal 1970 la terra della Campania ascolta ogni volta che c’è una tornata elettorale.
Per onesta intellettuale va detto che solo un ministro leghista, Roberto Maroni, attraverso il modello Caserta, riuscì a stanare molti latitanti. Teniamo quindi per buono che lavorerà come il suo predecessore al ministero degli interni per attuare leggi capaci di stanare i nuovi camorristi, perché la camorra c’è ed è sempre forte.
Salvini ha detto anche che i campani gli chiedono solo il lavoro. Ci credo, è dal dopoguerra che i campani e tutto il sud attendono il lavoro, peccato che non è mai arrivato. Con il nuovo governo è arrivato solo l’assistenzialismo di stampo Democrazia Cristiana. Siamo tornati indietro invece di andare avanti. Non vorremmo che dopo le tante mancate promesse, anche Salvini segua la stessa strada. Ormai chiunque viene in Campania promette lavoro, camorra, rifiuti, ma poi di tutto questo non si vede mai nulla. La Campania continua a morire.