In Campania non è più tempo di attesa

Non c’è più tempo da perdere, in Campania la situazione è drammatica. Ci sono enormi difficoltà nelle Asl a partire dai tamponi. C’è gente chiusa in casa da settimana che non riceve il tampone per accertare la positività oppure per poter uscire dalla quarantena.

In Campania non è più tempo di attesa

Non c’è più tempo da perdere, in Campania la situazione è drammatica. Ci sono enormi difficoltà nelle Asl a partire dai tamponi. C’è gente chiusa in casa da settimana che non riceve il tampone per accertare la positività oppure per poter uscire dalla quarantena. Questi sono fatti e non semplici chiacchiere. Il governatore De Luca può dire quello che vuole, ci mancherebbe, ma la realtà è un’altra, ed è drammatica. Realtà testimoniata quotidianamente da chi sta lottando contro il virus, in primis i pazienti, che si ritrovano una sanità ormai al collasso.
Le aree più colpite sono nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, che compongono il maggior numero di concentrazione di abitanti. Oggi 12 novembre ci sono stati altri 4.065 casi positivi con 23.840 tamponi effettuati. Ma ora ogni giorni iniziamo a contare un numero consistente di decessi, oggi 31.
Non si può parlare di situazione sotto controllo, oppure di sciacallaggio nei confronti della sanità campana, qui non c’è più tempo da perdere, bisogna agire subito prima che sia troppo tardi.
I cittadini campani non sanno più a chi credere da un lato i numeri dall’altro la realtà: secondo i dati regionali della Campania ci sarebbero 400 posti letto liberi in terapia intensiva e 1300 nei reparti di degenza. Poi si vedono persone che stanno pure 24 ore sulle ambulanze prima di essere sbarellate, o nelle loro auto in fila davanti ai Pronto soccorso o, peggio ancora, aspettano a casa per giorni interi anche se sono codice rosso. Insomma, si sta creando una situazione che prima o poi porta dritti a situazioni inimmaginabili.