Secondo la corte europea per i diritti dell’uomo l’Italia va condannata perché ha continuato a dare il carcere duro a Provenzano. Secondo la corte, l’Italia ha continuato ad applicare il regime di carcere duro, previsto dal 41bis, a Bernardo Provenzano dal 23 marzo al 13 luglio 2016, data della morte.
Secondo i giudici, il ministero della Giustizia ha violato il diritto del boss a non essere sottoposto a trattamenti inumani. Strasburgo ha però precisato che la decisione di proseguire la detenzione non ha leso i diritti di Provenzano.
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