Marco Columbro: “All’ombra della Tv”
Primavera 2018. S.Ambrogio(Siena). All’ombra delle colline senesi, nel mezzo della campagna della Val d’Orcia, si erge La Locanda, monastero duecentesco dell’ordine olivetano, rilevato e adibito ad agriturismo dall’attore e conduttore Marco Columbro.

Primavera 2018. S.Ambrogio(Siena). All’ombra delle colline senesi, nel mezzo della campagna della Val d’Orcia, si erge “La Locanda”, monastero duecentesco dell’ordine olivetano, rilevato e adibito ad agriturismo dall’attore e conduttore Marco Columbro. Sulla soglia della sala “accoglienza clienti”, prospiciente il vasto giardino fiorito, l’artista attende l’arrivo di un gruppo di turisti emiliani in visita nella provincia. “Oh, ma buongiorno!…benvenuti nella mia locanda!…”, esclama l’attore-conduttore, mentre va incontro ai nuovi ospiti, appena scesi da un pulmino. “Ohè, ma allora non era mica uno scherzo?…E dire che , quando mi han detto che Columbro era il proprietario stentavo a crederci!…Ad ogni modo, ben contento di fare la sua conoscenza, signor Columbro!…anzi, già che ci sono, mi presento, sono il commendator Canegatti da Ravenna…Il Canegatti della ditta omonima: “Canegatti, gli spuntini ben fatti”…Ha presente quei bocconcini di carne di manzo in scatola?…miei, son prodotti tutti miei…e che prodotti!, i migliori sulla piazza!… “, si presenta l’attempato capo-comitiva. ” “Canegatti” da Ravenna ha detto?…No, non mi pare di averne mai sentito parlare!…poi, cosa vuole?, io sono un vegetariano…mangio solo verdure…e per giunta solo quelle del mio orto, quelle biologiche, per cui!…”, replica Columbro, con un tono a metà tra il sarcastico e l’indispettito. “Ohè, Signor Columbro, se la sarà mica presa per così poco?…cosa vuole che ne sappia io che lei è un vegetariano!…Be’,come tutti i vegetariani, non sa cosa si perde!…e sì che i miei bocconcini sono prelibati, eh?…tutto manzo, manzo di qualità…pensi che siam dei veri leader nella produzione!…”, lo incalza, altrettanto risentito, il Canegatti. “Ah, sì, sì, immagino!…lo credo bene!…si vede, si vede benissimo che lei è un leader!…Senta, spero che, sebbene lei sia il re del manzo, voglia perdonarmi se ,per pranzo, nel menù di oggi , abbiamo solo piatti a base vegetale?…Sa, oggi è lunedì e ,qui, per gli chef, il primo giorno della settimana, è rigorosamente “detox”, disintossicante!… Lo avessi saputo prima, avrei fatto preparare per lei e per suoi amici una bella bistecca alla fiorentina di benvenuto!…”, continua a punzecchiarlo il conduttore. “Ma va là, Columbro!, lasci stare, per due verdurine bollite!…Senta, piuttosto : ma lo sa che devo farle proprio i compimenti?…L’ho vista la scorsa settimana in Tv…in quel programma, com’è che si chiama?…Ohè, nonostante siano passati tanti anni, non ha perso smalto, il suo è sempre un volto bello fresco e lei l’è sempre un presentatore spigliato e divertente!…Bravo, davvero bravo, signor Columbro!…”, ribatte con baldanza alle provocazioni, l’imprenditore. “E’ sicuro di avermi visto in Tv di recente?…N’è proprio sicuro, sicuro?…no, perché fossi al suo posto mi preoccuperei!…Guardi che io non conduco più trasmissioni da qualche anno, ormai!…Esattamente dal 2003, dal periodo successivo alla mia malattia, l’aneurisma, ricorda?…Sì, ogni tanto faccio qualche ospitata, qualche comparsata, ma per lo più mi dedico al teatro…alla nobile arte del palcoscenico e a quella ancor più nobile dell’agricoltura, come può ben constatare anche lei!…Ma vuol sapere la verità?…questo essere all’ombra della Tv, non mi dispiace affatto!…”, rivela Columbro, spiegando rasserenato: “Grazie alla malattia, ho potuto riscoprire le cose semplici, i valori di quando ero bambino e mia nonna, contadina, in una magione di campagna meno sfarzosa di questa, preparava a noi nipoti ,per merenda, la crema con i savoiardi…Mentre lei raccontava le storie senza smettere di mescolare il latte, noi fissavamo la massa bianca come ipnotizzati e il latte, come per magia, diventava uno schermo sul quale si proiettavano le immagini evocate dal suo racconto…Ecco,quella è stata ed è tuttora la mia vera televisione!…”.
“Ho vinto 13 Telegatti, sono passato da un giorno all’altro dall’essere un emerito sconosciuto ad avere ogni giorno interviste e servizi fotografici da fare…Sono stato travolto da un’onda…Poi, dopo l’aneurisma, il coma e la riabilitazione, per la Televisione, è come se fossi morto, anche se in realtà, al contrario, grazie al teatro, alla mia azienda e al mio agriturismo in Toscana , sono rinato”. Così, l’attore e conduttore Marco Columbro, nel corso di un’intervista, a proposito della sua proungata assenza dal piccolo schermo. Nato a Viareggio il 28 giugno del 1950, da una famiglia di origini contadine, dopo un’infanzia serena trascorsa nella campagna toscana, poco più che ventenne, si trasferisce a Firenze per intraprendere gli studi universitari presso la facoltà di Psicologia e Pedagogia. In seguito, concluso il percorso accademico, sceglie di assecondare la sua passione per il teatro, iniziando a lavorare come “attor giovane” nella Compagnia della Forca di Dario Fo, accanto al quale, fra il 1976 e il 1980, recita nelle pièce : “Arlecchino scegli il tuo padrone”, “Histoire du soldat” e “Gli arcangeli non giocano a flipper”. Negli stessi anni, notato dal cantante-attore Adriano Celentano, alle prese con la sua prima regia cinematografica, debutta sul grande schermo con un piccolo ruolo nella pellicola “Geppo il folle”, cui segue la comparsata nel film diretto da Castellano e Pipolo “Il bisbetico domato”. Recitato poi nello sceneggiato Rai di Anton Giulio Majano, “Marco Visconti”, durante i varietà televisivi “Fantastico” e “C’era due volte”, cui partecipa in veste di ospite, rivela doti di intrattenitore tali da aggiudicarsi, nella primavera del 1980, la conduzione del programma estivo “Fresco Fresco”. Passato sulle reti Fininvest, nella prima metà degli anni Ottanta, presenta programmi giornalieri (“Buongiorno Italia”, “C’est la vie” e “Studio5”) e contenitori del pomeriggio per bambini (“Pomeriggio con Five”), ai quali alterna quiz( “Autostop”, “Help!”) e varietà (“Drive In”). Promosso conduttore di prima serata, grazie al consenso di pubblico raccolto con il concorso di bellezza “Miss Italia” e con lo show “Cabaret per una notte”, nella stagione 1987 e , fino al 1991, presenta il gioco dedicato alle coppie “Tra moglie e marito”, preludio a una serie di speciali dedicati agli innamorati, come “Una sera c’incontrammo”, condotti in coppia con la showgirl Lorella Cuccarini. Stretto con quest’ultima un sodalizio artistico e umano vincente, negli anni Novanta, dà vita insieme con la ballerina-conduttrice alla manifestazione benefica di raccolta fondi in favore della ricerca “Trenta ore per la vita” e inanella una serie di successi( “Buona domenica” , “Paperissima”, “Il galà della pubblicità”, “Stelle a quattro zampe”, “Vota la voce”), riuscendo anche a concedersi brevi parentesi di conduzione in solitaria (“Bellezze al bagno”, “Canzoni spericolate”, “Il grande bluff”) e al fianco di altre colleghe (“Scherzi a parte”, accanto a Simona Ventura). Affermatosi ormai come personaggio televisivo di grande popolarità, ottenuti svariati Telegatti e riconoscimenti alla carriera, mai completamente dimentico dei suoi inizi di attore e del suo amore per il teatro, nello stesso decennio, è interprete di serie Mediaset di valore ( “Papà prende moglie” di Ninì Salerno, “Caro maestro” e “Leo e Beo” , entrambe di Rossella Izzo e “Non ho l’età 1 e 2″ di Giulio Base) e di rappresenatazioni teatrali di pregio (“Twist”, commedia di Clive Exton con Lauretta Masiero e Mariangela D’Abbraccio, “L’anatra all’arancia”di Marc Gilbert Sauvajon, con Barbara De Rossi e “L’anno prossimo alla stessa ora” di Bernard Slade con Maria Amelia Monti). Attratto dal buddismo tibetano, nel dicembre del 2001 viene colpito da un aneurisma cerebrale proprio mentre è in visita al monasero Samteng di Graglia. Quindi, assentatosi dalle scene per via della malattia e della conseguente riabilitazione, torna in video soltanto nell’autunno del 2002, per condurre sulle reti Mediaset, insieme con Natalia Estrada, “Paperissima” e sul primo canale Rai, nuovamente al fianco di Lorella Cuccarini, il varietà “Scommettiamo che…?”. Negli anni Duemila, invece, dedicatosi per lo più alla fiction-sit com (“Ugo di Giorgio Bardelli) e al teatro (“Funny money”, “Tootsie”, “Romantic Comedy”, “Daddy Blues” e “Il vizietto”), tiene conferenze su tematiche filosofiche e spirituali e avvia una serie di attività imprenditoriali legate all’agricoltura biologica. Di recente, in tournèe con lo spettacolo “Alla stessa ora il prossimo anno”, interpretato al fianco di Gaia De Laurentiis, riguardo alla sua “seconda vita”, ha dichiarato : “L’affetto che il pubblico ancora mi dona è una cosa che da una parte mi stupisce e dall’altra mi fa un gran piacere. Uscire dal coma è stata una rinascita e tante cose da allora sono cambiate. Non faccio più tanta televisione, mi sono dedicato al teatro, alla mia azienda di prodotti biologici, al mio agriturismo e alla lettura. Sì, leggo, leggo molto. Ho capito che leggere può darmi delle chiavi importanti per capire me stesso e il mondo. E poi, amo le storie sin da quando ero un bambino e mia nonna, un’umile contadina, mi raccontava le favole. Oggi, nella campagna senese in cui risiedo, posso dire di aver ritrovato la mia infanzia, la semplicità di una vita in sintonia, in simbiosi con la natura…Perché non c’è separazione tra noi e l’ambiente in cui viviamo e prendersi cura dell’ambiente significa prendersi cura di noi” .