Gio. Giu 8th, 2023

Nella Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze diffondiamo i dati allarmanti derivati da una recente analisi. Ogni anno 22 mila bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti derivanti da matrimoni precoci – Le stime sono di  una nuova analisi di Save the Children pubblicata in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze.

Il tasso più alto di matrimoni precoci è registrato in Africa centrale e occidentale dove si contano 26 decessi al giorni legati a questa pratica. Nei Paesi di questa zona ci sono quasi la metà delle morti totali annue a livello globale causate da matrimoni precoci e il tasso di mortalità tra le mamme adolescenti è quattro volte superiore a quello di qualsiasi altra parte del mondo. In Asia meridionale ogni anno si contano 2.000 decessi legati ai matrimoni infantili (6 al giorno), seguita poi dall’area dell’Asia orientale e del Pacifico con 650 morti annue (2 al giorno) e dall’America Latina e dai Caraibi con 560 decessi (quasi 2 al giorno).

Nonostante negli ultimi 25 anni siano stati evitati quasi 80 milioni di matrimoni precoci in tutto il mondo, i progressi si erano fermati già prima della pandemia di Covid-19, che ha solo contribuito a peggiorare le disuguaglianze, principale causa dei matrimoni precoci. 

Durante i lockdown prolungati, è aumentato il rischio di violenze per bambine, ragazze e donne a causa della chiusura delle scuole, dei servizi sanitari sotto pressione o chiusi e della maggiore povertà delle famiglie.

Si prevede che entro il 2030 altri 10 milioni di ragazze saranno costrette a sposarsi precocemente e di conseguenza aumenterà per loro anche il rischio di morire. “I matrimoni infantili sono una delle forme peggiori e mortali di violenza sessuale e di genere contro bambine e ragazze. Ogni anno, milioni di giovani sono costrette a sposarsi con uomini spesso molto più anziani che rubano loro l’infanzia, l’opportunità  di studiare e in molti casi anche la vita”, ha dichiarato Inger Ashing, Ceo di Save the Children International. “Il parto è la prima causa di morte per le ragazze adolescenti. I rischi per la salute delle giovani che rimangono incinte non possono e non devono essere ignorati”.