Mentre la sinistra, PD e FI protestano, al Cara Di Mineo c’erano 15 affiliati della mafia nigeriana

Mentre la sinistra, il PD e FI, con i suoi parlamentari compiono blitz sulla nave ancorata al largo di Siracusa, blitz della polizia portano alla luce quello che succede nei centri di accoglienza.

Mentre la sinistra, PD e FI protestano, al Cara Di Mineo c’erano 15 affiliati della mafia nigeriana

Mentre la sinistra, il PD e FI, con i suoi parlamentari compiono blitz sulla nave ancorata al largo di Siracusa, blitz della polizia portano alla luce quello che succede nei centri di accoglienza. Salvini ha promesso che dopo la chiusura del centro di accoglienza del Cara di Castelnuovo di Porto, il prossimo sarà quello del Cara di Mineo. A dimostrare che Salvini ha ragione, e buona parte del popolo italiano lo difende, c’è l’operazione di polizia che questa notte ha portato all’arresto di 15 migranti affiliati alla mafia nigeriana. Mafia che aveva reso il Cara di Mineo la sua base operativa per l’attività criminale.
La Polizia di Stato di Catania, su delega della Procura Distrettuale Antimafia, ha dato esecuzione a decreto di fermo nei confronti di 19 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, detenzione, trasporto e cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, con l´aggravante dell´aver commesso il reato avvalendosi delle condizioni previste dall´art. 416 bis c.p. e al fine di agevolare l´attività dell´associazione di tipo mafioso denominata “Vikings” e violenza sessuale aggravata.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del predetto sodalizio caratterizzato dalla suddivisione sul territorio italiano in gruppi, con competenza su specifiche porzioni del territorio, in particolare individuando la cellula, operante a Catania e provincia, con base operativa presso il C.A.R.A. di Mineo (CT), dedita a commettere un numero indeterminato di delitti contro la persona, in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, imponendo la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi cultisti rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell´ambito delle comunità straniere presenti all´interno di quel centro di accoglienza, creando un forte assoggettamento omertoso.
Nel corso delle indagini sono stati intercettati dei rituali dai quali emergeva la fedeltà dei sodali alla confraternita.