Ven. Dic 1st, 2023

ROMA- Gli “affaristi” del potere politico italiano sperperano miliardi di euro della collettività: continue cene istituzionali, soldi ai partiti, soldi ai giornali, opere mai concluse, privilegi a pioggia per i politici, sanità anche per i familiari dei politici, tutto quello che serve alla casta, essa si fa leggi su corsia preferenziale per ottenere quello che vuole. Agli italiani invece tolgono tutto: diritto allo studio, diritto alla salute, zero servizi, insomma, ai cittadini sottraggono tutto.

In contropartita a loro servono sempre soldi, così vanno in parlamento e fanno leggi che massacrano l’esistenza dei cittadini. Sempre più tasse, fino ad oggi che siamo giunti al 70% della pressione fiscale sommando ogni istituzione in concorrenza tra loro per fare cassa.

Ed ecco che lo stato fa la legge e gli enti locali le attuano a misura. Il bancomat dei comuni ad esempio sono le multe e le strisce, salvo poi scoprire il taroccamento dei semafori attraverso le tante inchieste giudiziarie che sono venute fuori nel tempo. Multe che partono da 170 euro, poi devi comunicare il guidatore, e se malauguratamente non paghi e non comunichi il guidatore, sono più di seicento euro, chiaramente sempre deciso dai politici che il popolo italiano va a votare affinché facciano gli interessi dei cittadini.

Le multe e le strisce blu sono diventate il bancomat delle istituzioni locali. Ormai i comuni hanno una ricchezza in mano inestimabile. Possibile che tutti i cittadini sono autisti indisciplinati? Non credo. È solo un sistema ottimo per incastrare il cittadino, che una volta ricevuta la multa paga per evitare guai più gravi. Solo in alcuni casi c’è il ricorso e, guarda caso, nella maggior parte dei casi si vince pure. Insomma, questa classe dirigente prima sperpera i soldi dei contribuenti e poi batte cassa in ogni modo possibile.