Non siamo più padroni della nostra Italia. Aveva ragione Craxi

ROMA- Lottare per la nostra sovranità, il nostro nazionalismo, è l’unica alternativa ai ricatti che ci piovono addosso dall’esterno. Non siamo più padroni della nostra Italia. Oggi siamo schiavi dell’Europa, del fondo monetario internazionale, dei mercati, della finanza internazionale.

Non siamo più padroni della nostra Italia. Aveva ragione Craxi

ROMA- Lottare per la nostra sovranità, il nostro nazionalismo, è l’unica alternativa ai ricatti che ci piovono addosso dall’esterno. Non siamo più padroni della nostra Italia. Oggi siamo schiavi dell’Europa, del fondo monetario internazionale, dei mercati, della finanza internazionale. Siamo schiavi al servizio di altri. Politici scorretti ci hanno venduto.
E sì, siamo stati venduti al primo offerente, in questo caso l’Europa, che con l’arrivo dell’euro ha annientato tutte le aspettative del nostro paese. Aveva ragione Craxi a dire: “Si presenta l’Europa come una sorta di paradiso terrestre, arriveremo al paradiso terrestre, l’Europa per noi, nella migliore delle ipotesi sarà un limbo nella peggiore delle ipotesi l’Europa sarà un inferno. Bisogna riflettere su ciò che si sta facendo perché la cosa più ragionevole di tutte era quello di richiedere e di pretendere, essendo noi un grande Paese, se l’Italia ha bisogno dell’Europa l’Europa”.
Senza ombra di dubbio si può dire che Bettino Craxi rimane l’unico grande politico dopo l’era Moro, Berlinguer e Almirante. Già nel 1997 aveva previsto la catastrofe attuale. Quello che stiamo vivendo è la scellerata decisione di Romano Prodi di portarci nell’euro. È lui il massimo responsabile dei nostri mali.
Oggi abbiamo perso la nostra libertà di cui parlava Craxi. Craxi già allora aveva perfettamente compreso che il vincolo del 3% al deficit avrebbe impedito all’Italia di sostenere la propria economia e di infondere fiducia al sistema economico nel suo complesso. Il limite al deficit annuo fissato con Maastricht era pari al 3%. Tuttavia l’Italia superava tale limite già con il costo degli interessi passivi sul debito pubblico, pertanto firmando il Trattato di Maastricht il Paese si condannava ad un avanzo primario perpetuo e dunque a sottrarre ricchezza dall’economia reale anno dopo anno. Maastricht ci aveva tolto la possibilità di praticare politiche economiche espansive.
I partiti europeisti hanno difeso questa tesi europea e ci hanno portato alla catastrofe attuale. FI, PD e altre fonti di sostegno politico hanno dato mandato all’Europa di ucciderci. Ma non è un male solo italiano, per questo dilagando gli antieuropeisti e i sovranisti. Tutti vogliono rimpossessarsi della libertà che hanno perso con i parametri di Maastricht. Quindi è inutile continuare ad osannare questa Europa, perché essa va cancellata il prima possibile perché è stata un fallimento.