Ora per il M5S l’unica coerenza è chiedere il voto

ROMA- Da quanto sia apprende in queste ore fuori ai palazzi del potere italiano, il fallimento della Casellati potrebbe indurre il capo dello stato ad evitare un altro giro di consultazioni affidando il mandato a Fico, e indirizzare direttamente l’interesse verso un governo del presidente.

Ora per il M5S l’unica coerenza è chiedere il voto

ROMA- Da quanto sia apprende in queste ore fuori ai palazzi del potere italiano, il fallimento della Casellati potrebbe indurre il capo dello stato ad evitare un altro giro di consultazioni affidando il mandato a Fico, e indirizzare direttamente l’interesse verso un governo del presidente.
Legittima la posizione del movimento cinque stelle di non sedersi ad un tavolo insieme a Berlusconi, ma è altrettanto legittimo non sedersi ad un tavolo insieme al PD, poiché entrambi sono stati il male del paese. A questo punto il M5S ha a disposizione un unico strumento di coerenza da percorrere: chiedere a gran voce il ritorno immediato alle urne. Non c’è altra strada che ridare la parola agli elettori.
Si deve fare, perché fra qualche giorno possiamo ritrovarci un nuovo governo di tecnici decisi dal capo dello stato. Già circolano diversi nome che fanno rabbrividire. E non è giusto che il popolo italiano, dopo che ha deciso a chi affidare il paese, si ritrovi di nuovo con non eletti alla guida della nazione.
Tutte le responsabilità di questo fallimento ricadrebbero di sicuro sulla Lega perché non è capace di smarcarsi da Berlusconi e trovare un accordo programmatico col movimento e garantire un governo al paese. A questo punto ci ritroveremo Forza Italia e il Partito Democratico che appoggia un governo voluto e deciso dal capo dello stato. I salvini e Di Maio si ridurrebbero a fare i guaglioni di bottega dopo che avevano la possibilità di cambiare l’Italia con una maggioranza schiacciante. Quindi la soluzione migliore è ritornare alle urne e far decidere di nuovo al popolo italiano.