PARETE. Non pensate di aver offeso l’ingenuità dei bambini

PARETE- Permettetemi questa critica, che non è solo mia, ma è un sentimento che in queste ore circola abbondantemente per le vie del paese. Sto parlando del premio “scorci del tuo paese”, nobile iniziativa travisata dall’arroganza degli adulti, come sempre.

PARETE. Non pensate di aver offeso l’ingenuità dei bambini

PARETE- Permettetemi questa critica, che non è solo mia, ma è un sentimento che in queste ore circola abbondantemente per le vie del paese. Sto parlando del premio “scorci del tuo paese”, nobile iniziativa travisata dall’arroganza degli adulti, come sempre. Giro tantissimo per le scuole, e la prima cosa che dico ai docenti: “Mi piacerebbe una scuola che insegnasse a sognare”. Ebbene, vi posso assicurare che insegnanti e maestre che hanno la capacità di insegnare ai loro allievi a sognare, si contano sulle dita di una sola mano.
Il progetto è nobile, perché porta i bambini a sognare il proprio territorio, e chi l’ha organizzato, non ha colpe. A giudicare il primo premio dei lavori dei bambini, c’è una giuria. Ma si è pensato di estendere ad un secondo premio un riconoscimento in più per gratificare ulteriormente i bambini, con un sistema di votazione attraverso facebook con i mi piace. Ebbene, gli adulti si sono impossessati della competizione ed hanno fatto di un premio una vera e propria bagarre tra adulti, cercando di trovare ogni sistema per portare quanti più mi piace sul lavoro che gli interessava. E come sempre accade, sono sempre gli adulti a spegnere i sogni dei bambini. In questi giorni prima della premiazione, quasi tutti siamo stati subissati di messaggi su facebook, su Messenger, WhatsApp, diecine e diecine di messaggi arrivavano a valanga, che ci invitano a mettere il mi piace su questo o sul quel disegno. Ebbene, la stragrande maggioranza di noi ha messo il mi piace su tutti i disegni senza nemmeno valutarne la bellezza, ma solo per accontentare questo o quell’amico. I bambini? Loro sperano solo di vincere, giustamente, perché hanno sognato mentre disegnavano. Purtroppo, con questo sistema, non sono stati giudicati per quello che hanno realizzato.
Da giornalista e scrittore sono disgustato, perché è solo un’offesa all’ingenuità dei bambini. Da cittadino capisco che in questo paese è difficile fare le cose in una certa maniera. Se posso dare un consiglio agli organizzatori: io abolirei tutto in merito a questa votazione e farei in modo che a tutti gli altri lavori realizzati dai bambini, sia consegnato un riconoscimento da secondo posto, in maniera tale da gratificare il sogno di ogni bambino di essere protagonista. Ai genitori: smettetela ogni volta di far diventare un qualcosa di gratificante per i bambini, qualcosa che sviluppa in voi un senso di competizione che nulla centra con il sogno di un bambino di sentirsi protagonista. Vincere senza essere giudicati per quello che si è fatto, è solo una sconfitta.