I politici professionisti hanno indotto al suicidio e fatto fallire imprese e famiglie

ROMA – Incompetenti, incapaci, senza esperienza, questi e tanti altri appellativi sono piovuti sulla testa di chi stava formando il nuovo governo da parte dei politici professionisti, per intenderci quelli che negli ultimi 30 anni hanno governato l’Italia.

I politici professionisti hanno indotto al suicidio e fatto fallire imprese e famiglie

ROMA – Incompetenti, incapaci, senza esperienza, questi e tanti altri appellativi sono piovuti sulla testa di chi stava formando il nuovo governo da parte dei politici professionisti, per intenderci quelli che negli ultimi 30 anni hanno governato l’Italia. Tutti politici di rango, che al suo dire sono persone con grandi esperienze e grandi politici. Bisogna solo ridere. E non è una battuta. Se questi signori fossero stati per davvero dei grandi politici, ora l’Italia sarebbe un paese prospero. Invece le loro capacità politiche hanno portato il paese in povertà. Sono loro i veri incompetenti, poiché non hanno saputo governare l’Italia.
Per nostra fortuna ascoltiamo le persone guardandole negli occhi, e vi garantisco che spesso hanno trasmesso anche a noi la loro disperazione. Storie che la dicono lunga sulla capacità dei politici tradizionali. Sono stati solo bravi ad aumentare la burocrazia e fare leggi contro il popolo. Questi politici di grande esperienza non hanno guardato alla pancia delle persone, e non hanno fatto nessuna legge che alleviasse le sofferenze di chi in quel momento non poteva più mangiare e rischiava di perdere tutto. Questi professionisti della politica hanno solo guardato agli interessi dei partiti e quelli personali.
Ascoltando le storie drammatiche delle persone, ci siamo resi conto di come sia cattiva la classe dirigente che ci ha governato fino al 4 marzo. Hanno creato sistemi capaci di annientare la capacità psicologica dei cittadini che, molti di essi, non hanno retto e si sono suicidati. Tutto ruota intorno all’impossibilità dei cittadini, per via della perdita di lavoro, di onorare i debiti. Si sono create le società di recupero crediti. Queste società hanno abusato della debolezza dei cittadini. Purtroppo nessuno dei politici professionisti ha saputo regolamentare la prassi, per evitare che il cittadino finisse nella tagliola della disperazione. Un vero e proprio stalking nei confronti del cittadino. Recupero crediti con pratiche illecite che distruggono il cittadino: minacce, visite domiciliari, pressione psicologica, tutte pratiche che hanno indebolito la mente delle persone che in quel momento non potevano pagare, ma non perché non volevano pagare, non avevano soldi per farlo. Ma i politici professionisti non si sono interessati, forse essendo molto professionisti queste cose erano di basso livello. Eppure questi sistemi hanno prodotto grandi tragedie umane, con persone che si sono suicidate indebolite dalla troppa pressione.
Condivido in pieno la proposta di Walter Rizzetto, deputato di Frateli d’Italia, presentata insieme a Nicola Molteni, leghista di lungo corso e fedelissimo di Matteo Salvini, che ha proposto il reato di “Stalking Bancario”. Nessuno dice che non bisogna pagare, ma è necessario tracciare un equilibrio tra il creditore e il debitore, perché nessuno non vuole pagare per sfizio, ma si creano delle dinamiche che portano all’impossibilità, quindi è opportuno capire innanzitutto perché non si riesce a pagare, e trovare una soluzione per evitare che il cittadino possa perdere tutto per colpa di avvoltoi pronti a beneficiare sulle disgrazie altrui per interessi propri.
Ecco, questi professionisti della politica non hanno fatto altro che creare difficoltà ai cittadini, quindi ora nasce un governo che vuole invece porre attenzione prima di tutto a queste difficoltà. Insomma, guardare con attenzione alla vita dei cittadini italiani per evitare che altre persone debbano suicidarsi per lo stesso motivo. In conclusione, i veri incompetenti sono tutti quelli che hanno governato finora, perché hanno permesso leggi incapaci di guardare ai problemi dei cittadini.