Sab. Giu 10th, 2023

Oggi abbiamo un parlamento esautorato. Si sta determinando una distanza tra i bisogni del Paese reale e la politica, che si sta sempre più chiudendo al suo interno e non si pone il problema che c’è una parte di popolo afflitto dalla disperazione di non poter nemmeno più pagare le utenze domestiche e mangiare.  Una politica che non si preoccupa che più della metà del corpo elettorale non va a votare. Ma tanto a loro non interessa. Se va a votare anche solo il 30% per loro va bene, perché nel palazzo ci entrano lo stesso.

Spesso i politici decantano la nostra costituzione, poi alla fine sembra che la ignorano. “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Questo è un punto importante della nostra costituzione, ma oggi sembra che non valga, visto che lo stato chiede anche in assenza di un lavoro, solo perché un cittadino ha una casa ma non ha più un lavoro per onorare i dovere nei confronti dello stato.

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Su quest’altro articolo della costituzione c’è buio totale, perché il cittadino viene abbandonato a se stesso e il lavoro, oggi, è un miraggio.

“E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. I partiti tutti, purtroppo, finora non hanno mai rimosso gli ostacoli dei cittadini, anzi, anno dopo anno li incrementano uccidendo la dignità che è caratteristica del popolo italiano.

Oggi il lavoro è la più grande disgrazia che colpisce i cittadini italiani. Ad esso si associa l’enorme burocrazia e la tassazione asfissiante che, per una fascia di popolazione, diventa tale da spingere come atto estremo  al suicidio per porre fine alle angosce. I partiti hanno solo saputo studiare strumenti come pignoramenti e morosità a go go per i cittadini, ma non hanno messo in campo misure che esonerassero quella fetta di popolo che non lavora o non può lavorare. Annientano il cittadino ma non lo aiutano. Il cittadino che finisce in disgrazia va aiutato concretamente come recita la costituzione, e non con chiacchiere da marciapiede.