ROMA- Non c’è nulla da fare, il Renzi ha in testa solo tasse: ne vuole togliere due e ne mette venti. Ed ecco che spunta un’altra tassa, ovvero un aumento di una tassa già esistente, che penalizzerebbe di molto il turismo italiano.
Infatti come annuncia il Corriere della Sera, il governo starebbe lavorando a una stretta sulla tassa di soggiorno che ad oggi viene applicata in soli 650 Comuni e porta nelle casse dei sindaci 270 milioni di euro l’anno. Per ora si paga cinque euro per notte, solo nella città di Roma si arriva a sette, ma il governo sta pensando di innalzare la quota che dovrebbe essere calcolata in base al costo della camera.
Insomma, una tassa sulla camera d’albergo che dovrebbero pagare tutti i turisti stranieri che giungono in Italia. Al ministero per i Beni culturali avrebbero avanzato anche l’ipotesi di un incentivo (fiscale) che spinga ad adottare la tassa di soggiorno anche quelle città che finora si sono rifiutate.