Salvini e Di Maio rischiano di finire all’opposizione

ROMA- Oggi il capo dello stato non è al Quirinale, ma domattina, a mente fresca, potrebbe dare la svolta a questa fase di stallo che si sta evidenziando dopo le due tornate di consultazioni.

Salvini e Di Maio rischiano di finire all’opposizione

ROMA- Oggi il capo dello stato non è al Quirinale, ma domattina, a mente fresca, potrebbe dare la svolta a questa fase di stallo che si sta evidenziando dopo le due tornate di consultazioni. Stamattina fuori ai palazzi dei bottoni filtrano diverse ipotesi, quella più accreditata rimane un governo tecnico che abbia la durata di un anno. Un governo che dovrebbe cambiare la legge elettorale, approvare il Def, fare qualche piccola legge transitoria, e poi tornare al voto.
la questione, per colpa di Salvini e Di Maio, riporterebbe le lancette dell’orologio indietro, riportandoci alla formazione del governo Letta. Anche in questo caso un esecutivo del presidente sarebbe appoggiato, inevitabilmente, da FI e PD, con l’ausilio di altre forze che dovrebbero garantire la fiducia all’esecutivo.
Lo scenario non è imprevedibile, anzi, le voci di corridoio lo danno quasi per certo qualora Lega e M5S non trovassero l’intesa giusta per formare un governo insieme. È evidente che un governo del genere, la prima cosa che farebbe sarebbe quella di spaccare il centrodestra, poiché Salvini ha già avvertito che non farà mai un governo con chi ha distrutto l’Italia, cioè il PD. Di Maio dice mai con Forza Italia, quindi i due andrebbero dritti all’opposizione.
Quindi i veti dei due vincitori non aiutano. Il problema è capire chi appoggerebbe un governo tecnico e se ci sarà una maggioranza capace di reggere. Da domani mattina il quadro sarà più nitido, e sarà lo stesso Mattarella a reggere i fili di questo passaggio.