Sono giorni che si scrive continuamente di avvistamenti della giovane Samara. Il fenomeno è iniziato in sordina poi si è amplificato. In un rpimo momento c’è stata la paura della verità che, in effetti, era una messa in scena dei giovani d’oggi per divertirsi. Ma la cosa sta degenerando e pone interrogativi su un fenomeno che non è altro un fenomeno cinematografico. Samara Morgan è un personaggio immaginario femminile che compare nel film statunitense The Ring di Gore Verbinski del 2002, nel suo seguito The Ring 2 ed in The Ring 3. Il personaggio di Samara è basato su Sadako Yamamura, protagonista dell’omonimo film giapponese del 1998 e dei suoi seguiti, a loro volta basati sulla serie letteraria di Kōji Suzuki che parte con il libro Ring del 1991. Quindi non è una realtà ma una finzione prettamente cinematografica, ma la suggestione prende sempre il sopravvento.
Uno scherzo di ragazzi che sta prendendo contorni molto
pericolosi. Già ci sono state avvisaglie in tal senso, dove la finta
protagonista è stata oggetto di aggressioni da parte di persone impaurite. Il fenomeno non è altro che il degrado
intellettuale, culturale, sociale e morale dei giovani d’oggi.
C’è chi si diverte, chi si offende, chi ha paura, ma nessuno valuta seriamente
il fenomeno che potrebbe generare in violenza. La reazione alla paura non è mai
controllabile, e può portare a reazioni incontrollabili. La responsabilità è
nostra: abbiamo lasciato i giovani al loro destino. Non siamo stati in grado di
educarli secondo schemi di vita basati sul rispetto. Ora paghiamo il prezzo
delle nostre leggerezze. Il fenomeno va fermato, altrimenti la situazione può
degenerare mettendo a rischio la vita di qualche giovane e anche di adulti. Soprattutto,
prendiamo in mano la società e indirizziamola su valori certi che hanno
permesso di costruire il mondo dopo il sacrificio di tanti giovani, che non
giocavano a fare la guerra, ma hanno combattuto per un mondo migliore.