Gio. Set 28th, 2023

ROMA- Si è aperta la campagna referendaria per il prossimo referendum costituzionale voluto dal mai eletto premier Matteo Renzi. Il non eletto ha chiesto al popolo italiano di dare un parere sulle riforme apportate alla costituzione da parte del suo governo. Riforma che mirano a tutelare prevalentemente le lobby affaristiche che ci sono nel nostro paese, oltre che tutelare gli interessi tutti della casta italiana.

Il punto cruciale della riforma costituzionale è l’abolizione del senato e una legge elettorale che mette a serio rischio la democrazia in Italia. Con la riforma anche la stessa repubblica si metterebbe in discussione. Di fatti con la nuova legge elettorale, che ora tutti chiedono di modificare, il rischio di una deriva autoritaria è concreto, poiché scomparso il senato, non avendo più il potere decisionale sulla camera, chiunque vince le elezioni può fare qualsiasi legge che vuole e approvarsela senza un minimo di contraddittorio. Le opposizioni sarebbero nulle: sarebbe un po’ come nei comuni, dove la maggioranza è schiacciante per chi vince, e può fare quello che vuole, tanto le opposizione possono dibattere e discutere ma non servono a nulla.

Questo è solo un punto delicato delle riforme apportate dal governo Renzi- Alfano. Ma ci sono altri punti che vanno analizzate e discussi, e per evitarli non bisogna far passare il Sì al referendum costituzionale. Ci vuole un NO netto per salvare l’Italia. Si stanno schierando per il Sì solo le grandi lobby e i gruppi di potere che ruotano intorno al potere politico italiano. Bisogna dimostrare che al paese, ai cittadini, questa riforma non piace e non è giusta per i bisogni concreti della nazione. Con il referendum abbiamo la possibilità di dire NO alle scelte fatte che nulla c’entrano con le necessità di vita dei cittadini.