Vuoi vedere che la colpa è degli italiani? O forse sì!!!
ROMA-Vuoi vedere che gira e rigira la colpa è degli italiani. Il cammino di questa campagna elettorale e dei tanti provvedimenti che i governi hanno preso dal 1992 ad oggi, sembrano andare in questa direzione. Monti poi ha aggravato ulteriormente le cose con provvedimenti sanguisuga

ROMA-Vuoi vedere che gira e rigira la colpa è degli italiani. Il cammino di questa campagna elettorale e dei tanti provvedimenti che i governi hanno preso dal 1992 ad oggi, sembrano andare in questa direzione. Monti poi ha aggravato ulteriormente le cose con provvedimenti sanguisuga che hanno ucciso l’economia italiana definitivamente. I consumi sono calati tanto da far chiudere nell’arco del 2012 mille imprese al giorno, se la mente non m’inganna nel 2012 ha governato Monti con l’appoggio incondizionato di Alfano, Bersani, Casini e Fini. Che bella squadra. Ma adesso le parole che vanno dicendo in questo frangente, sembrano tutte orientate a far credere che il nemico sta fuori dai palazzi romani.
Insomma, il vero colpevole è il popolo?
In un certo senso possono avere anche ragione, poiché credere ancora alle favole che raccontano, e con la bella faccia tosta di ripresentarsi come se niente fosse, dimostra veramente che il popolo è il maggior responsabile: “Se si votano gli si dà ragione, quindi inutile lamentarsi”. Viene da dire spontaneamente. Purtroppo il popolo sarà ancor una volta catturato dal predicatore di turno, dall’amico vicino al politico di turno che gli chiede il voto, qualcuno che prometterà la luna a casa sua ecc. L’italiano ci crederà di nuovo e cadrà in quel tranello che è costume della politica italiana. Ecco, forse per questo hanno ragione quando sbandierano argomenti che fanno apparire il popolo l’accusato del malessere italiano. Il popolo si lamenta ma poi non sa decidere, o meglio, si lascia ingannare come sempre, altrimenti l’unica ragione possibile sarebbe voltargli le spalle, perché in questi giorni i politici italiani vanno raccordando quello che hanno sempre raccontato, quindi nulla di nuovo, solo promesse irrealizzabili.