Covid, Orlando (sindaco Palermo): “120mila morti sono già una strage, bisogna far capire che le regole vanno rispettate”
Riguardo al suo allarme sul rischio strage. “120mila morti sono già una strage –ha affermato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus – Noi stiamo qui a discutere apertura sì o apertura no, ma se non si rispettano le regole elementari non si va da ne…

Riguardo al suo allarme sul rischio strage. “120mila morti sono già una strage –ha affermato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus – Noi stiamo qui a discutere apertura sì o apertura no, ma se non si rispettano le regole elementari non si va da nessuna parte. Come si fa a controllare con questo sistema a maglie larghe? L’incoscienza di una minoranza ha già prodotto una strage. Quando cade un aereo giustamente si parla per giorni di strage, qui stiamo davanti a 120mila morti, siamo il Paese in Europa con più morti. Continuare questo balletto non serve, bisogna che i media martellino i cittadini, facciano comprendere alle persone che non devono nascondersi dietro l’alibi che non ci sono controlli, perché non si possono controllare 60 milioni di persone. L’altro giorno a Palermo sono state ordinate 40 pizze dalla stessa persona, è difficile che fossero tutte per lui e per la sua famiglia. Non c’è stata zona rossa, è stato un rosa pallido. Occorre indirizzare tutte le energie e le risorse per spingere quella minoranza di italiani che non rispettano le regole individuali a rispettarle per il bene proprio e della collettività. Il sistema del lockdown era un sistema diverso, lì era facile fare i controlli. La storia dei colori sembra un concorso a premi: sei bravo se sei giallo, non sei bravo se sei rosso. Bisogna capire che non è un concorso a premi. Dopo il mio appello ho ricevuto un grande numero di consensi, questo fa capire che è una minoranza che non rispetta le regole, che ordina 40 pizze a casa. Non si è interiorizzata la circostanza che ci sono stati 120mila morti, è come se non ce ne rendessimo conto. Altra cosa riguarda la parte economica, abbiamo chiesto al governo che ci sia un intervento non più di ristori tardivi e inadeguati, bisogna eliminare i costi fissi per aiutare le imprese, perché quando finirà la cig ci saranno milioni di disoccupati”.
Sul coprifuoco. “Il governo ha assunto una norma di prudenza che è in qualche modo una mediazione, ma ha anche detto che quando i dati lo consentiranno e pronto a prolungare questo orario. Ma questo dibattito è solo politico per degli interessi di parte. Il problema è il fatto che chi va al ristorante non rispetta le regole, che le persone continuano a comportarsi come nulla fosse. Bisogna far capire che i cittadini sono responsabili delle loro azioni, finiamola di scaricare la responsabilità sulle forze dell’ordine. Facciamo un coro nazionale per dire ‘cretino’ a chi non rispetta le regole”.