CASERTA-Ancora una volta il Codacons Caserta riesce a riportare la legalità nell’oscuro mondo dei tributi comunali. «L’anno scorso il Codacons Caserta è stato contattato da alcuni cittadini di S. Angelo d’Alife per l’elevato costo richiesto dal Comune per il consumo dell’acqua potabile – ha spiegato il responsabile del Codacons Caserta, l’avvocato Maurizio Gallicola – Verificate le fatture emergevano diversi voci illegittime ma in particolare colpiva la richiesta di € 90/100 all’anno per il noleggio del contatore, questa voce moltiplicata per n. 5 anni ha determinato un illecito arricchimento del Comune di oltre € 450,00. Immediatamente con l’abituale aggressività giudiziaria che ci contraddistingue da tutte le altre associazioni (e che ci fa ottenere risultati concreti e non chiacchiere), abbiamo notificato atti di citazione per la richiesta di rimborso. Visto che l’Ente nel frattempo ha continuato ad inviare fatture illegali, abbiamo proposto a giugno denuncia penale». Gallicola sottolinea come questa mossa abbia portato subito a risultati concreti per i contibuenti. «Dopo soli 20 giorni l’amministrazione messa alle strette, in data 05/07/16, ha approvato con delibera il regolamento comunale per la distribuzione dell’acqua – ha spiegato – Ebbene il nolo contatore – sempre illegittimo – è passato da € 90/100 ad € 5/10. Un grande successo certo e pur ringraziando il Sindaco per aver capito il problema, seppur con un po’ di ritardo, per aver applicato la legge, continueremo il giudizio per le somme indebitamente versate negli anni precedenti. Contenti per il risultato ottenuto ma è d’obbligo una riflessione, gli Enti Pubblici prendendo esempio dallo Stato, in particolare da Equitalia considerano i cittadini italiani “carne da macello”, zombie a cui estorcere denaro in continuazione a fronte di servizi erogati nulli». Negli ultimi 3 anni, l’avvocato Gallicola ha inviato a tutti gli Enti della Provincia di Caserta proposte di collaborazione a titolo gratuito sia attiva che passiva, ovvero: Passiva per il controllo della loro fatturazione al fine di verificare se le società erogatrici di luce – gas – telefono etc. estorcono, come a tutti gli italiani, ingenti somme per servizi mai resi; Attivo come consulenza per le prestazioni erogate dall’Ente ai propri cittadini. «Ebbene in tre anni e dopo centinaia di proposte di collaborazione, solo un Comune ha risposto – ha affermato Gallicola – Del resto siamo l’ultima provincia d’Italia in quasi tutte le classifiche e ciò grazie agli scadenti amministratori che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni. a il Codacons Caserta non demorde mai, anzi!». A tal proposito Gallicola traccia un bilancio sommario dei risultati raccolti dall’associazione. «Negli ultimi 5 anni siamo riusciti a far sequestrare i photored sparsi in tutta la Provincia di Caserta con rinvio a giudizio di 15 amministratori comunali, abbiamo costretto il Comune di Caserta a disattivare i traffiphot installati sui semafori della città, abbiamo costretto tutti i comuni della provincia i cui depuratori non erano funzionanti ad eliminare nella fattura dell’acqua la voce depurazione – ha concluso – Siamo l’unico baluardo dei cittadini di Caserta contro le illegalità dello Stato».