Terra Infelix, è tutta colpa di quella maledetta poltrona
CASERTA- Amata terra mia, ti ho difeso per anni dalle dicerie fuori da questa regione, ma ho fallito… È l’amara considerazione di un uomo del sud. La mia. Un tempo la mia terra era una terra Felix, oggi è diventata terra infelix.

CASERTA- Amata terra mia, ti ho difeso per anni dalle dicerie fuori da questa regione, ma ho fallito… È l’amara considerazione di un uomo del sud. La mia. Un tempo la mia terra era una terra Felix, oggi è diventata terra infelix. Perché ci siamo ridotti così? Non comprendo l’accanimento terapeutico che ogni giorno si scaglia contro una terra meravigliosa. Ci considerano l’inferno, e invitano il resto del mondo a non venire da noi. Tutti giudicano questa terra senza nemmeno viverci. Tutti lo fanno guardandola da lontano, spesso ascoltando chi credi di essere l’onnipotente scrivendo stupidaggine su questa amata terra.
La follia umana non ha prezzo. Hanno trovato in Campania il terreno fertile per scrivere di tutto e di più, a volte con una tale ipocrisia, che oggi il prezzo più caro lo pagano i cittadini. Nessuno spiega con esattezza cosa sta succedendo qua giù. Qua giù è successo quello che succede in ogni angolo del mondo dove non c’è lavoro. La Campania e il sud dell’Italia sono stati messi nella condizione di poter vivere del pane amaro dell’incertezza. Questo l’ha fatto un potere occulto che ruota intorno al potere politico. È stato creato un sistema perfetto per fare della terra Felix quell’angolo dove attingere il maggior numero di consensi elettorali. Per farlo bisognava tenerla buona. Così hanno creato il vortice perfetto del clientelismo e assistenzialismo politico capace di tenere buoni i cittadini e usarli a piacimento durante le campagne elettorali promettendo di risolvere problemi mai risolti.
I cittadini stavano zitti, e al primo segnale di risveglio loro iniettavano un’altra porzione di assistenzialismo. I politici, abili manovratori, hanno fatto tutto ciò per garantirsi per anni e anni la poltrona del potere, per intenderci quella fatta di mensilità fuori misura oltre a creare ulteriori sistemi per fare soldi sia per i partiti sia per loro stessi. È chiaro che in tutto questo si è inserita la criminalità, come esiste in tutto il mondo, che è stata usata con lo stesso sistema utilizzato con i cittadini, lasciandole fare quello che voleva, anche avvelenare e distruggere i beni della collettività, l’importante che non intaccava il potere dei partiti e dei politici.
Siamo seri quando vogliamo dire le cose. Se non fosse come descritto da me, a quest’ora nessuno scriverebbe su questa terra. A quest’ora staremmo godendo i benefici della terra Felix, amata e stimata anche dai romani. Sono gli uomini e donne dei partiti che hanno costruito tutto questo, e i cittadini hanno taciuto consentendo loro di farlo. I cittadini hanno taciuto davanti al potere politico e il potere criminale, lasciando fare. Il potere politico è sempre stato assente al sud. Il vero latitante è stato lo stato, le istituzioni locali, che non hanno mai saputo vigilare su quello che stava succedendo. Magari non vigilare significava acconsentire. Quello che stiamo vivendo è il frutto di un maledetto essere scorretto della politica. I principali colpevoli di quello che sta accadendo è solo dei partiti e dei politici che li compongono. Per loro interessa solo la poltrona, quella maledetta poltrona, che è stata capace di distruggere tutto.